LUIGI TORSELLO
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Luigi TORSELLO è nato in Alessano (LE) nel 1959.
Vive e opera nel bellissimo borgo di Specchia (LE).
Pittura, Scultura, Grafica, Ceramica, Poesia & Narrativa.
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Cell.: 3335262691
E-mail: luigitorsello@alice.it
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UN'ALTRA ALBA
luigitorsello.it @ All Right Reserved 2020 | Sito web realizzato da Flazio Experience
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Il libro acquistabile nei siti
La Feltrinelli, Mondadori, Rizzoli, IBS, Libraccio,Ebay, Libreria Universitaria, Hoepli, Amazon, Youcanprint.
È anche acquistabile, nel sito della Casa Editrice.
ANNO: 2024 GENERE: Poesia PREFAZIONE: Roberta Calati
Oltre le luci e le ombre vi sono infinite variazioni, che hanno però bisogno di sensibilità per essere colte e apprezzate.
È la consapevolezza delle piccole cose che ci rende anime uniche.
Sono la quantità e la qualità delle emozioni che ci distingue, rendendoci più o meno sensibili, ma pur sempre anime bellissime.
Ci sono dei luoghi e delle anime che sono straordinariamente profondi, perché sanno parlarci della bellezza e della grandezza del creato, senza bisogno delle parole, tanto che siamo portati a tornarci continuamente, per poter respirare quelle meraviglie che riescono a svuotarci dentro, riempiendoci però d'altro.
Ogni elemento ha la propria verità assoluta.
Il problema dell'uomo è quello di volerla cercare intrappolato dalla stoltezza procurata, inevitabilmente, dai pregiudizi acquisiti e mai risolti.
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PRESENTAZIONE DELL'AUTORE
Con sguardi incerti guardo la vita, anche quando ho la convinzione di averla compresa, giacché tutto è mutevole e, per questo, la verità di un attimo potrebbe essere diversa nell'attimo successivo.
Da questo assunto parte il mio scrivere poesia, consapevole che il vivere lo spazio e il tempo è puramente un atteggiamento individuale e che quindi questi due elementi sono solo frutto di una convenzione necessaria per il sopravvivere e per ridurre al minimo la conflittualità dei rapporti umani, e che quindi non possono essere presi come parametri di pensiero universale.
Se è vero, come io credo, che l'uomo ha manipolato da millenni il proprio pensiero e quello altrui con consapevolezza, decidendo che è lui il parametro al centro dell'intero sistema, ha commesso da sempre un atto inqualificabile di presunzione, dato dalla propria ignoranza, che non è stata data da quanto poco ha imparato dalla storia, ma da quanto poco ha osservato nel vivere.
Ogni elemento ha la propria verità assoluta. Il problema dell'uomo è quello di volerla cercare carico dei pregiudizi acquisiti e/o costruiti, ignorando o non volendo accettare che l'alba comunque è una fase del giorno che, a prescindere da sé stesso e delle proprie convinzioni, naviga nel suo percorso naturale, che è il solo apparire e scomparire, indipendentemente da noi essere umani, comunemente detti esseri senzienti.
È complicato accettare, dopo millenni di false costruzioni, che l'uomo è uno dei tanti infiniti elementi che determinano l'intero sistema e che la sua mancanza, o semplicemente la sua scomparsa, pur variando l’intero contesto, non determina la vita stessa.
La mia verità è che abbiamo smarrita o forse non l'abbiamo mai avuta/conosciuta, la consapevolezza che, spesso, indipendentemente dalle a volte farneticanti teorie religiose, tutto è energia universale, della quale anche l'uomo ne fa parte.
Tutto è concatenato, collegato, e il variare di ogni elemento, seppur piccolo, contribuisce a che tutto si adegui, perché tutto è indeterminatezza, in una sorta di equilibrio fisico e spirituale precario, in un equilibrio cosmico mutabile, nel quale, come ha enunciato qualcuno, il battito di una farfalla determina il mutare degli elementi che le stanno intorno, e si propaga anche a distanze considerevoli.
Dalla mia convinzione della poca consapevolezza dell'uomo, nasce il mio pensiero, elaborato ed espresso con i vari linguaggi che conosco: la pittura, la scrittura e le forme di comunicazione più diverse, che mi appassionano perché alimentano in me, da sempre, quella che è alla base della mia esistenza: la curiosità, senza la quale non ci si può avvicinare alla comprensione delle cose, dei propri pensieri, dei pensieri altrui e della stessa vita.
Dall'aver praticato la ceramica ho imparato l'essenza del ritmo, dell'equilibrio e dell’armonia, senza i quali, nonostante l’impegno, nessun vaso può svilupparsi ed essere portato a compimento.
Anche per quanto detto, alla progettazione e realizzazione di questo volume, ho cercato di stimolare la collaborazione dell’amico Teo Pantaleo, fotografo d'arte, che ha contribuito al progetto del volume con alcune sue foto e alcuni suoi pensieri; pensieri, a mio parere, profondi e potenti che lo hanno portato alla ricerca di una visione quasi cosmica degli elementi, che ferma con il click della sua macchina fotografica; click da considerare sicuramente dei click interiori, determinati dai suoi pensieri.
Piccoli o grandi pensieri, i nostri, che stimolano, in entrambi, la curiosità di comprendere, per avere delle risposte, attraverso i linguaggi che ci sono più congeniali, più vicini alle nostre anime.
Ho compreso, sbagliando, anche laddove non vi era niente da comprendere, perché era evidente, che solo l’osservazione attenta e puntuale, sgombra dai pregiudizi, mi avrebbe portato ad avere le risposte più appropriate, mai mendaci.
Infine, ma non per ultimo, il mio ringraziamento alla poetessa Roberta Calati che ha redatto la prefazione del volume che, con la sua sensibilità per il bello e il dare importanza non solo alle emozioni, importanti naturalmente, ma soprattutto ai contenuti, riesce a portare al lettore non verità dogmatiche, ma spunti di riflessione, che lo spingano a chiedersi, a guardare le cose anche da prospettive diverse.
Bisogna educarci all’imperfezione e alla sconfitta, dandogli il valore che meritano, atteggiamento che, se può far male naturalmente, ci deve accompagnare nel percorso di apprendimento delle diversità, al fine di considerarle non come debolezze, ma come elementi che determinano unicità.
Il titolo del volume UN’ALTRA ALBA è quindi anche un invito alla speranza, un invito ad avere l’atteggiamento del vivere senza la filosofia del superfluo e senza la frenesia dell’arrivismo, che determinano ansia e stati di inadeguatezza, procurando attaccamento alle cose che ci rende schiavi, contribuendo a rendere opaca la visione del nostro percorso, e stabilire le nostre mete consapevoli.
Luigi Torsello
Luigi Torsello
NOTIZIE E PREFAZIONE DI ROBERTA CALATI
Roberta Calati, poetessa, scrittrice e organizzatrice di eventi, tra i quali ricordiamo il Concorso Nazionale di poesia inedita Premio Letterario “POIESIS”, organizzato dalla sua “Associazione Culturale Afrodite”.
Nasce il 9 settembre 1972 a Tricase (Le) dove vive ancora oggi, salentina dall'anima zigana ha passato parte della sua vita in Grecia seguendo il marito per motivi legati al lavoro e coronando la sua storia d'amore con la nascita delle mie "due gemme preziose". Ha dedicato il suo tempo al mestiere più bello del mondo accudendo le figlie e la famiglia ma al contempo arricchendo ed integrando il suo bagaglio culturale. Nell'ottica di una mente aperta al mondo e al desiderio perenne di "mangiare" cultura si è lasciata attrarre, innamorandosene, da quella ellenica. Ha. nello spazio concessole, continuato nel tempo a perseguire la passione che le ha sempre accompagnato fin da piccola ritrovandosi oggi ad essere considerata dagli amici Poetessa, ma poco cosciente di esserlo. È fermamente convinta, di essere semplicemente "una-qualunque" e "spacciatrice-di-versi" gettati al vento senza senso ma solo per "dire" delle emozioni.
Tra i suoi scritti, si ricordano i tre volumi di poesie, dai titoli:
- Poetessa Pagliaccia. Riversi, anno 2020;
- Novantanove note di parole, anno 2021;
- Tra le voci brevi della vita, anno 2023.
Innumerevole le sue poesie inserite in varie antologie.
TESTO DELLA PREFAZIONE
Il volume “Un’altra alba” di Luigi Torsello è un’opera poetica che si distingue per la profondità emotiva e l’introspezione che permeano i suoi versi. L’autore utilizza un linguaggio chiaro e incisivo, capace di proporre immagini potenti e di comunicare sentimenti complessi con grande efficacia.
La sua poesia è caratterizzata da una riflessione costante sulla condizione umana, sui sentimenti, sulle esperienze quotidiane e sulle fragilità, che caratterizzano ciascun individuo. Ogni poesia è un viaggio nell’interiorità, un invito a contemplare e a vivere con autenticità. Tali peculiarità rendono la silloge una lettura che risuona a lungo nelle menti e nei cuori.
I temi che emergono con forza nella raccolta sono molteplici, uno dei quali è il tempo, tema centrale.
Il poeta esplora la sua natura fugace e la sua influenza sulle nostre vite, come si evince dalla poesia “Ciò che regalo”, in cui afferma che “il tempo esiste solo nella mente di chi lo concepisce”.
La vita e l’esistenza: molti versi riflettono sulla vita, sull’essere e sul vivere autentico: un esempio lo si può leggere nella poesia “Vivere”, con la quale il poeta esorta a vivere per ciò che si è, non per quello che gli altri vogliono farci credere di essere.
La “natura umana” e le relazioni: Torsello spesso si interroga sulla natura umana e sulle dinamiche interpersonali, come nella poesia “Oltre l’orizzonte”, in cui esprime il legame tra uomo e animali, come rifugio dalla complessità della vita.
Il dolore e la fragilità: il dolore, la fragilità e le difficoltà della vita sono trattati con sensibilità. Nella poesia “Il nostro ego malato”, esplora la “selva oscura” del mondo moderno, deumanizzato e predatorio.
L’ipocrisia e la verità: c’è una forte critica dell’ipocrisia e un invito a riscoprire la verità delle piccole cose, come nella poesia “Considerazione”, in cui la verità si trova nella genuinità delle persone umili
e nelle piccole cose.
Sebbene Luigi Torsello mantenga una voce unica e personale, si possono trovare nei suoi versi risonanze con altri poeti. La sua riflessione sulla vita e sulla natura umana ricorda, in alcuni tratti, la profondità di Eugenio Montale e la sensibilità di Giuseppe Ungaretti. Inoltre, la sua critica alla modernità e alla deumanizzazione può essere vista in parallelo con alcune opere di Pier Paolo Pasolini, che ha spesso esplorato temi simili con una critica sociale acuta.
La scrittura del Torsello è fluida e accessibile, e per questo potente. L’uso di metafore e immagini è particolarmente efficace nel creare una connessione emotiva con il lettore. La struttura delle poesie varia, ma mantiene sempre una certa musicalità e ritmo che rendono la lettura piacevole e coinvolgente.
Nella poesia “Urla ovattate”, l’uso di immagini come “spiaggiati senza amorevoli addii” e “una coltre di candida neve che ovatta la valle” crea un’atmosfera di isolamento voluto e di introspezione che invita il lettore a riflettere sulla propria condizione.
La poesia culmina con un senso di speranza e rinascita: “Eppure un fiore sboccia / dove meno te l’aspetti.” Questo verso rappresenta la resilienza e la capacità di trovare bellezza e significato anche nelle circostanze più difficili, un messaggio di speranza che invita il lettore a perseverare, nonostante le avversità.
La silloge “Un’altra alba” è una raccolta di poesie che offre uno sguardo profondo e riflessivo sulla vita e sulla condizione umana. I versi del Torsello sono un invito a fermarsi e a contemplare, a cercare la verità oltre le apparenze e a vivere in modo più autentico. È un’opera che, con la sua linearità stilistica e intensità emozionale, tocca le corde più intime del lettore.
Molto interessante il suo voler coinvolgere nel progetto di questo libro il fotografo d’arte Teo Pantaleo con le sue opere fotografiche, completate da pensieri dello stesso Pantaleo, che esprimono la profondità di visione e la professionalità dell’artista. Evidente è il messaggio, che indica come ogni suo scatto è determinato dalla curiosità di uno sguardo che riesce a vedere oltre le apparenze e oltre la banalità. Ogni scatto è dato non tanto dalla macchina fotografica, ma dallo sguardo di chi scatta con consapevolezza, che come le poesie del Torsello, invitano a guardare con uno sguardo diverso, invitando fortemente alla riflessione.
Roberta Calati
NOTIZIE E PREFAZIONE DI TEO PANTALEO
Roberta Calati, poetessa, scrittrice e organizzatrice di eventi, tra i quali ricordiamo il Concorso Nazionale di poesia inedita Premio Letterario “POIESIS”, organizzato dalla sua “Associazione Culturale Afrodite”.
Nasce il 9 settembre 1972 a Tricase (Le) dove vive ancora oggi, salentina dall'anima zigana ha passato parte della sua vita in Grecia seguendo il marito per motivi legati al lavoro e coronando la sua storia d'amore con la nascita delle mie "due gemme preziose". Ha dedicato il suo tempo al mestiere più bello del mondo accudendo le figlie e la famiglia ma al contempo arricchendo ed integrando il suo bagaglio culturale. Nell'ottica di una mente aperta al mondo e al desiderio perenne di "mangiare" cultura si è lasciata attrarre, innamorandosene, da quella ellenica. Ha. nello spazio concessole, continuato nel tempo a perseguire la passione che le ha sempre accompagnato fin da piccola ritrovandosi oggi ad essere considerata dagli amici Poetessa, ma poco cosciente di esserlo. È fermamente convinta, di essere semplicemente "una-qualunque" e "spacciatrice-di-versi" gettati al vento senza senso ma solo per "dire" delle emozioni.
Tra i suoi scritti, si ricordano i tre volumi di poesie, dai titoli:
- Poetessa Pagliaccia. Riversi, anno 2020;
- Novantanove note di parole, anno 2021;
- Tra le voci brevi della vita, anno 2023.
Innumerevole le sue poesie inserite in varie antologie.
ARTICOLO PUBBLICATO SUL PERIODICO 39° PARALLELO
A CURA DI CONCETTINA CHIARELLO